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Comunità energetiche in Puglia: istruzioni ed opportunità

By 18 Aprile 2024No Comments

Imprese, professionisti, amministratori, docenti ed esperti dialogano sul tema delle energie rinnovabili e i campi di applicazione
Bratta: “La dimensione comunità è soltanto il punto di partenza. Ognuna è chiamata a produrre benefici in ambito sociale e ambientale, rispondendo a esigenze territoriali e comunitarie”

Vettori “innovativi” di sviluppo locale, una nuova imprenditorialità ambientale e sociale, nuove filiere e competenze trasversali. Questo è l’obiettivo delle comunità energetiche, una rivoluzione nel modo in si produce, distribuisce e consuma energia elettrica, concentrandosi esclusivamente sulle fonti rinnovabili. E sono questi i temi attorno ai quali si è discusso questa mattina al Politecnico di Bari in occasione del convegno “Comunità Energetiche in Puglia: Istruzioni ed opportunità”. Esperti, imprenditori, professionisti, amministratori e docenti hanno dialogato attorno al tema delle comunità energetiche, non solo raccontando gli sviluppi e le potenzialità del settore ma confrontandosi sulle criticità e la complessità della regolamentazione del sistema stesso. La diversità dei soggetti coinvolti e la tecnicità dei meccanismi di incentivazione del modello implementativo scelto rendono, infatti, sempre più necessario un confronto e un dialogo fattivo anche con gli attori del mercato.

Il convegno è stato organizzato dal Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica, in collaborazione con la Regione Puglia, gli Ingegneri della Provincia di Bari, l’Unione delle Camere di Commercio di Puglia, l’ANCI Puglia, il Politecnico di Bari, Lega coop Puglia, Confagricoltura Puglia, Cofimi. All’incontro, introdotto e moderato da Beppe Bratta, presidente del Distretto produttivo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica pugliese “La Nuova Energia”, hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli NociAlfonso Bonafede, già ministro della Giustizia, membro del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ed esperto su aspetti legali delle CER, il prorettore per la Sostenibilità dell’Università La Sapienza di Roma, Livio De SantoliEmanuela Testa del GSE (Gestione Servizi Energetici) Francesco Corvace, dirigente sezione Transizione Energetica della Regione Puglia, Arcangelo Tarantino, presidente CER365 rete d’impresa del Distretto ed esperto in gestione dell’Energia civile e industriale, Caterina De Lucia, Dipartimento di Scienza Sociali dell’Università di Foggia, Giulio Petulicchio, dottore commercialista Odcec Bari e Project Manager, Enzo Tucci, Docente a contratto di PPP del Politecnico di Bari.

Nel convegno sono stati affrontati i diversi aspetti utili alla realizzazione del percorso di costituzione di una CER e quindi tutte le fasi fase di progetto, come la definizione della missione, gli obiettivi, le tecnologie da adottare e gli attori da coinvolgere, gli strumenti giuridici ideali, i set contrattuale e societario per regolare i rapporti di corporate governance.

“L’obiettivo della giornata è interrogarsi sulle opportunità che le comunità energetiche possono offrire al territorio, sia in termini di coinvolgimento diretto di imprese e professionisti del settore sia in termini di sviluppo di beni e servizi che coinvolgono oltre gli aspetti ambientali anche gli aspetti sociali. – ha dichiarato il presidente del Distretto, Beppe Bratta – I benefici che si possono trarre da iniziative di comunità vanno ben oltre la dimensione energetica, che ne è soltanto il punto di partenza. Ogni comunità è chiamata a produrre benefici in ambito sociale, ambientale e territoriale, rispondendo a esigenze territoriali e comunitarie che vanno ben oltre la massimizzazione dell’autoconsumo da fonti rinnovabili. L’attivazione di questi schemi determina infatti benefici a livello di singolo membro o socio coinvolto, nell’uso delle risorse energetiche e al rapporto con il proprio territorio e la propria comunità. Le Comunità Energetiche le consideriamo – ha concluso Bratta – il punto di partenza della gestione “democratica” dell’energia”.“Le comunità energetiche sono un pezzo importantissimo della transizione energetica perché genera una consapevolezza diffusa da parte della comunità ad essere protagonisti, prosumer, parte attiva insieme alle amministrazioni pubbliche per uno sviluppo energetico e un vantaggio energetico collettivo. – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci – Crediamo che la norma sia uno strumento abilitante importantissimo ma è chiaro che serve un supporto reale. Nei prossimi mesi pubblicheremo un bando che finanzierà lo sviluppo delle comunità energetiche, sostenendo sia lo studio della fattibilità che la costituzione stessa. Un passo in avanti per rendere questa regione sempre più sostenibile”.“La prospettiva sotto il punto di vista ambientale, economico e sociale è importantissima. C’è la possibilità di esportare un nuovo modello economico. – ha dichiarato Alfonso Bonafede – Siamo in una fase di svolta importante perché tutta la legislazione si è pian piano formata dopo la direttiva Red2, con regole operative. Adesso sul tavolo ci sono tutti gli elementi per poter partire con un progetto molto ambizioso che poi dovrà declinarsi sui territori a seconda delle esigenze di ciascuno. Io parlo sempre di una veste giuridica sartoriale delle comunità energetiche, cucito su misura delle esigenze tecniche, economiche, sociali e giuridiche di chi porta avanti il progetto e principalmente nel pieno rispetto dei diritti di tutti i membri delle comunità energetiche”.“A nostro avviso l’energia è sociale ed è una risposta sociale al territorio se non è solo business. Il business è positivo ma il territorio e le comunità ci dicono che oggi l’energia rinnovabile non parla solo di sostenibilità economica. – ha sostenuto Carmelo Rollo – Noi vorremmo davvero che ci fosse un tavolo di confronto e si scaricasse del valore aggiunto sul territorio in modo da sostenere le persone e i territori. Le cooperative sono nate in questo modo, con soci reali protagonisti di un cambiamento”.